Le suggestive installazioni di Gunther Stilling presso la Fattoria La Loggia rivelano una profonda esplorazione dell'esperienza umana, prevalentemente realizzate in metallo e pietra arenaria. Il suo portfolio variegato presenta temi ricorrenti, in particolare la testa umana, e comprende la creazione di numerose fontane, riflettendo la sua versatilità artistica.
L'impatto di Stilling si estende oltre la Fattoria La Loggia, con opere premiate che adornano spazi pubblici nelle città del sud-ovest della Germania. Opere notevoli includono il Guardian (1992) a Schwäbisch Hall, la fontana di Kelterplatz a Pfaffenhofen, e la scultura profonda di Orfeo presso il teatro cittadino di Heilbronn. Radicata nell'estetica classica, l'arte di Stilling trae ispirazione dall'arte greca e romana, dal Rinascimento italiano e dal Barocco, arricchita dai suoi lunghi soggiorni in Italia.
La maggior parte delle sculture di Stilling sono dedicate alla testa umana, impiegando tecniche come il 'non finito' per simboleggiare la transitorietà, il potere e la violenza. Ogni opera funge da profonda riflessione sulle complessità della condizione umana.